"...in questi casi mi resta solo una cosa da fare:prendere un taxi e correre da Tiffany,e mi calmo subito...quel silenzio,quell'aria solenne...lì non può accaderti niente di brutto...se io trovassi un posto a questo mondo che mi facesse sentire come da Tiffany..." cosa sarebbe la vita senza sogni...

mercoledì 23 aprile 2008

Tutti i bambini sognano di volare.In matematica si vola,eccome. (H.M.Enzensberger)...compito 5

Questa citazione è tratta da un libro di Enzensberger appunto che mi fu regalato da piccola e che ho rispolverato adesso,"Il mago dei numeri".Non è altro che un libro per bambini,per quelli almeno che considerano la matematica un incubo incomprensibile:basteranno un maghetto ed i suoi giochi di prestigio per far apprezzare al protagonista le sorprese e la genialità di questa scienza...Ho letto vari post sull'argomento:tutti ribadiscono il fatto che a scuola non si fa matematica,la si impone e la si fa odiare...tutti eccetto me!I miei compagni dello Scientifico avranno la gocciolina in fronte a cartone animato,ma è così:provengo da 5 logoranti anni di liceo classico,dove(e mi ritengo fortunata)la matematica mi è stata insegnata in modo diverso,da un prof che la amava(e ci amava)troppo per scrivere due formule alla lavagna e "affari vostri".Sarà che da noi si faceva tutto pensando,filosofeggiando,ma prima di scrivere una formula,un teorema faceva 3000 esempi,partiva dalla storia della scoperta,dal suo autore...e questo certo anche per la fisica!Riconosco che forse con gente che sapeva solo latino,greco,storia e filosofia era l'unico modo per farla apprezzare e comprendere, e che così non ho certo le conoscenze di chi ha fatto il PNI ma ora che guardo i suoi sforzi,uscita dalla bolgia infernale,capisco la sua passione...Ho passato le estati a leggere libri come "Il teorema del pappagallo","L'uomo che amava solo i numeri","Che cos'è la matematica", "Personaggi e scoperte della fisica classica e contemporanea": a volte li ho odiati certo,quando dovevo farci le relazioni,quando li chiedeva alle interrogazioni ma erano un modo concreto per farci avvicinare a quel mondo.Ricordo le gite al Museo della Scienza a Firenze, o al Museo della Matematica;ricordo che per farci capire l'inerzia di Galileo ci fece vedere miliardi di vecchi filmini in bianco e nero;ricordo tutto ciò che proiettava in classe,o i disegni al computer per i solidi geometrici,o la fisica fatta nel cortile....Insomma ricordo un professore che FACEVA matematica e fisica e non la insegnava,che ci faceva scoprire la bellezza di quel "magico" linguaggio nella vita quotidiana,nelle opere d'arte...Ricordo certo che seguire le sue folli lezioni dopo Tacito o Sofocle(magari alla 6° ora...)era da suicidio...ma era il suo modo di contestualizzare il tutto,il suo modo di far nascere in noi la curiosità...
La matematica,come tutto forse,è rovinata dalla scuola,dalla sua ottusità..come le poesie del Carducci imparate a memoria...Non so se ci sia modo di farla piacere:per quanto uno si sforzi(come il mio prof) la sua opera resta troppo spesso vana.Ma per chi apprezza tali sforzi la matematica diventa affascinante,diventa poesia,diventa un modo universale per comunicare..per volare...

2 commenti:

Beve74 ha detto...

wow! che bello.. mi ricorda un po' la mia scuola..sempre un classico e con professori che erano prima di tutto persone appassionate, attente a noi studenti.
Quando nella scuola incontri persone così ... mi chiedo come mai ho studiato lo stesso tanto poco..eppure quel poco è rimasto tutto ed anzi negli anni ha messo radici.

Andreas Formiconi ha detto...

Una grande fortuna trovare un prof così ...