"...in questi casi mi resta solo una cosa da fare:prendere un taxi e correre da Tiffany,e mi calmo subito...quel silenzio,quell'aria solenne...lì non può accaderti niente di brutto...se io trovassi un posto a questo mondo che mi facesse sentire come da Tiffany..." cosa sarebbe la vita senza sogni...

domenica 24 agosto 2008

addio...ancora...

...basta...la mia capacità predittiva di Cassandra moderna non mi piace più molto,perchè come lei non mi faccio che del male:in me so cosa sta per accadere,lo sento serpeggiare insidioso...ma la differenza è che sono sempre io a non volerlo credere,finchè non mi schiaccia e mi rende infelice..e stupida...
Ieri,solo poche ore prima,ero lì a pensare...e,ammettiamolo,mi illudevo che restassero solo mie convinzioni,mie sciocche preoccupazioni...invece si sono avverate,avvinghiate su di me,intorno a me,contorcendosi come una schifosa pianta carnivora...tutta la notte mi ci è voluta per liberarmi,e tornare a respirare:ieri sera lì come una cretina col cellulare in mano non riuscivo a far entrare l'aria,e a buttarla fuori...per un attimo ho quasi sperato che non succedesse mai più...
Stamani mi guardo indietro,sbadigliando,e mi chiedo se non sia meglio così...se in verità non abbia avuto lui il "coraggio" che io non avevo...mi ero accorta ultimamente che era distante,che non guardavamo più nella stessa direzione,che ero io a voler tenere in piedi quella piantina ormai priva di foglie,secca nei rami e nelle radici,che andava estirpata...il problema è che ero troppo attaccata a quel sogno,a quel tiepido barlume di felicità,non riuscivo a lasciarlo andare....Se le mie mani fossero state come il burro sarebbe scivolato via da me in un attimo,forse non me ne sarei nemmeno accorta...ma era come il mio sole privato,mi dava gioia,solo io lo vedevo:talvolta mi ci avvicinavo troppo,bruciava tremendamente...ma se lo facevo con cautela poteva darmi tutto il calore di cui avevo bisogno....come privarsene??...
Da un certo punto di vista una piccola fortuna è rimasta:la rabbia che è in me è l'unico mezzo (dicono...^^)per dirgli addio,stavolta per sempre...Se se ne fosse andato così,in modo incerto, come un quadro abbozzato e mai finito,allora forse,un giorno,avrei avuto voglia di completarne i contorni... ma è stato "bravo":sono bastate poche parole per ridestare in me l'odio più nero,per farmi cancellare quello che di buono e bello c'era stato tra noi...sotto quelle parole sì,sono rimaste sepolte le notti sotto le stelle,i suoi baci,le sue mani sulla mia pelle,le corse in motore,gli sguardi teneri,le passeggiate mano nella mano....e ora ho solo paura che anche in quei momenti fossi sola con me stessa...
Ho letto in questi giorni un libro meraviglioso...probabilmente alcuni di noi sono come numeri primi gemelli,17-19,41-43...sono così vicini tra loro,eppure non riescono mai a sfiorarsi davvero,restando soli e perduti....Ho la sensazione,ahimè,che il mio numero sia il primo gemello di tanti altri ancora,e che l'unica risposta alle mie domande sia che la vita provvederà a tutto da sola...Ciò non toglie però questo gusto amaro dal palato,questa emicrania,questa voglia di scoppiare a piangere...mi sento in colpa adesso,per il tempo sprecato,per le energie che ho buttato via così senza che lui le raccogliesse e conservasse con cura,come le conchiglie in riva al mare...alcune erano così rare e meravigliose che,diciamolo,certo non meritava....
Non riesco a dire quello che provo:avercela con lui non mi basta...forse ero andata troppo avanti,e ora è difficile,fa male...Sono stanca di essere il breve piacere di qualcun altro,il gingillo temporaneo da buttare nel cestino con i resti della cena...è vero che la piccola formica è l'unico animale a poter trasportare sulle spalle 50 volte il suo peso...ma è talmente fragile che basta poco per annientarla,qualcosa da fuori certo...ma anche quell'immenso e terribile senso di vuoto...
me ne sto qui ad aspettare che qualcosa cambi e mi sconvolga...medito su quel messaggio, imbambolata,come madame Bovary col suo cesto di albicocche:una parte di me vorrebbe scagliarle contro il muro,guardarle spappolarsi e scivolare giù lentamente per restare lì a marcire...ma,conoscendomi,penso che finirò per mangiarle,fino alla nausea...

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