"...in questi casi mi resta solo una cosa da fare:prendere un taxi e correre da Tiffany,e mi calmo subito...quel silenzio,quell'aria solenne...lì non può accaderti niente di brutto...se io trovassi un posto a questo mondo che mi facesse sentire come da Tiffany..." cosa sarebbe la vita senza sogni...

domenica 24 agosto 2008

Addio...

all'estate eh...non mi sto suicidando..quel che resta di questi giorni e mesi è nella pesca rossa,dolce e succosa e allo stesso tempo dura che sto lentamente facendo a pezzi e divorando...non so quante pesche ho mangiato quest'anno,noce,pelose(vero Gaia),gialle,bianche,più o meno mature...ma questa è diversa:si porterà via l'estate...è per questo che la "uccido"pian piano...assaporo ogni boccone,come gli attimi che ho vissuto,dando un senso ad ognuno...e consapevole che ben presto tutto scomparirà...giacerà nel mio caro stomaco come ogni ricordo è confinato nella mia testa,ma l'idea di questo frutto così dolce,del suo profumo starà con me in autunno,nel gelo dell'inverno, fino alla prossima estate....
Poche ore fa ho detto ciao al mare,alla spiaggia,alla mia casina....e ora sono a Quarrata,di nuovo...
stamani,pur intontita dalle poche ore di sonno,avrei fatto i salti ribaltati pur di tornare al più presto al paesello...e ora che ci sono,stranamente,me ne pento...che cazzo ci faccio qui??
Sta riaffiorando qualcosa sotto la mia pelle,qualcosa che speravo di aver sepolto per almeno un bel pò di tempo...adesso rieccolo:si muove strisciando come un insetto,mi dà il prurito,un nervoso tremendo...vorrei grattarmi con la carta vetrata per farlo smettere,sfigurarmi,lacerarmi la bella pelle dorata per vederlo sgorgar via con un fiotto di sangue....ma non ne ho la forza,non l'ho mai avuta....La forza,credo,di essere semplicemente sincera con me stessa...sento che dentro di me c'è qualcosa che deve uscire,ma non riesco a tirarlo fuori,non so come fare...probabilmente ha un nome,sempre lui...mi dà l'angoscia,talvolta la nausea:quando credi di aver di fronte il paradiso non sei che sul baratro dell'inferno....non c'è pace,non c'è un solo attimo in cui dire "finalmente" ...tutto cambia nel giro di così poco che hai a malapena il tempo di rendertene conto,di chiederti di chi sia la colpa,o cosa tu abbia fatto stavolta per far crollare un altro pezzo di muro..so che lì fuori tante mani sono pronte ad accogliermi...ma ho paura di non volerle....e per quanto sappia che così faccio loro del male me ne sbatto altamente,e torno a crogiolarmi nei miei tanti perchè...
Forse ho solo bisogno di alzare la testa,di sentire ancora quella voce,annegare in quegli occhi e in quel sorriso,essere stritolata da quelle braccia....anche se è proprio tutto ciò che mi uccide...
la pesca è finita...

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