"...in questi casi mi resta solo una cosa da fare:prendere un taxi e correre da Tiffany,e mi calmo subito...quel silenzio,quell'aria solenne...lì non può accaderti niente di brutto...se io trovassi un posto a questo mondo che mi facesse sentire come da Tiffany..." cosa sarebbe la vita senza sogni...

lunedì 22 settembre 2008

il mal d'autunno....

non ci crederete,ma esiste...al contrario del bisnonno(ben noto da secoli) mal francese (o italiano) questo non cela nessun peccato,nessuna trasgressione,non costringe ad un vergognoso silenzio,nè si attacca ed è letale...Li accomuna solo il fatto di insinuarsi improvvisamente nel malcapitato , senza che questo possa realizzare cos'è avvenuto(e pentirsene in un caso!)...Molti virologi parlano di questo mal d'autunno come una malattia moderna,attribuita ad un virus non ancora identificato... In realtà i suoi effetti non sono solo malesseri e influenza da cambio di stagione: infetta l'individuo dall'interno,prima le ossa,poi l'apparato respiratorio;arriva al cuore,al sistema nervoso...e infine blocca il respiro...Per fortuna solo pochi casi accertati hanno portato a questo tragico esito, di solito si manifesta in forme più lievi....
Ieri mancava il sole.Dopo pranzo le bianche nuvole di cotone si sono fatte grigie e gonfie, cancellando anche la più piccola striscia di cielo azzurro...Sono andata con la mamma a fare un giro in piazza...fiumane di gente alla gelateria,nei negozi aperti...Finalmente a casa,sul divano, a godermi in pace il mal di gola e il raffreddore...A cena sono sola:qualche morso alla pizza,poi prendo il guinzaglio...Con lei non serve dire "vieni":le basta vederlo per dirigersi felice al cancello...Esco con la Telma...a quell'ora è tutto deserto...ci avviamo lungo il fiume,non c'è nessuno..."puoi fare a meno del guinzaglio"...La guardavo:quella zampa maledetta non guarirà mai,la farà zoppicare fino all'ultimo giorno...ma non le importa...girottola felice con me,come non sentisse nemmeno il peso degli anni...Al caldo nella felpa le vado dietro,con l'inutile guinzaglio nelle mani:la spio esplorare ogni cespuglio,ogni panchina,in cerca di odori,i suoi piaceri privati...100 metri,non di più,ed ha il fiatone..."non mi guardare così,muoviti;devi camminare un pò"...Vado piano,lei al mio fianco:non ce la fa più,lo so,ma non torna indietro;sta lì con la lingua di fuori ad ascoltare quello che dico,o semplicemente il rumore dei miei passi,del mio respiro...Non corre più come prima,non salta,non cammina sicura e spedita:eppure incede lentamente,sfila quasi,come davanti ad una giuria,accanto a me...
Guardavo il lento scorrere del fiume,e poi le luci dei lampioni sull'asfalto...e l'ho sentito:avevo il mal d'autunno.Già da qualche tempo malesseri misteriosi mi avevano fatto visita,ma li credevo temporanei e fugaci....In realtà non hanno fanno che preparare il nido al padrone,che sarebbe venuto da me quanto prima a ripararsi dai primi freddi...Solo ieri sera mi sono resa conto che ci fosse:non ha suonato,nè avvertito...Si è accomodato,con l'intento di restare per un bel pò...Camminavo con la Telma:il mio respiro era stanco ed affannoso come il suo;le gambe pesanti volevano fermarsi un pò,ma entrambe sapevamo che in piedi immobili si sarebbero piegate in poco tempo,facendoci crollare...Ci siamo guardate.Adoro i suoi occhi,perchè con quelli mi dice tutto...e ci siamo avviate verso casa...
L'autunno è brutto,peggio dell'inverno:odio le vie di mezzo.Non è caldo ma neppure troppo freddo;finiscono gli esami ma ricominciano i corsi;dà fine all'estate ma non ha vacanze di mezzo come l'inverno.Arriva col suo velo di malinconia a tormentarci,lasciandoci solo la speranza che passi presto e indolore...e senza ricordarci continuamente chi siamo,dove siamo,quello che abbiamo o che ci manca...Non è un vero e proprio male forse:ma rende irrequieti,instabili, nervosi;ci priva di ogni minima forza,ci annoia,ci abbatte.Ci sbatte a terra esausti come un cane vecchio dopo una passeggiata di dieci minuti,che agogna l'acqua e il prato come i beni più cari...
Queste cazzate mi volteggiano nella testa,sfracellandosi tra loro...finchè sento chiudersi il cancello di casa.Esce la Fiammetta,ci viene incontro.Ci sveglia:le ossa fragili si irrobustiscono,le ginocchia vacillanti si fanno salde,il respiro deciso e cadenzato.Lei alza le orecchie, comincia ad agitare freneticamente la coda.Le corriamo incontro,insieme,come una volta:il mal d'autunno passerà,ora lo so...

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